Migraine – Un’abitudine

MIGRAINE
UN’ABITUDINE

Album | CD+DG | Autoproduzione | Uscita 18/04/2025

Il power trio brindisino torna sulle scene con un album viscerale e abrasivo, rivelando un DNA anni ‘90 contaminato dal contemporaneo

Venerdì 18 aprile 2025 esce Un’Abitudine, primo album ufficiale della band alternative/stoner/grunge pugliese Migraine. Anticipato nelle scorse settimane dai singoli EraUn’Abitudine e Linda, viene pubblicato in CD e sulle principali piattaforme DSP come autoproduzione.
Un intreccio potente di sonorità robuste e suggestioni lisergiche: i Migraine tornano con Un’Abitudine, un album di dieci tracce che affonda le radici nello stoner e nel grunge dei primi Queens of the Stone AgeMudhoney e dei Soundgarden, abbracciando sfumature post-core à la Amyl and The Sniffers e Viagra Boys e contaminazioni di un magnetico blues psichedelico.
Valorizzato da un convincente cantato in italiano, è un disco capace di evocare e mettere a nudo quel senso di inquietudine che alberga, in forme diverse, nella nostra quotidianità. È un’ideale colonna sonora per esplorare i lati più irrequieti dell’animo umano, grazie a una sensibilità tormentata ed attuale, e un’attitudine rock dalla notevole forza espressiva.
Sviluppandosi come un’unica visione, un quadro in cui ogni traccia è un colore acceso, un tassello di un universo sonoro che cattura l’ascoltatore in uno scambio emotivo profondo, Un’Abitudine è un racconto crudo e autentico, un grido lanciato nel deserto polveroso dell’anima, in cui ogni battaglia interiore trova la sua voce. Senza nessun compromesso, senza nessuna indulgenza, i Migraine riescono ad accompagnare l’ascoltatore in un percorso denso di energia e introspezione.
TRACK-BY-TRACK | LE PAROLE DEI MIGRAINE1. Aria n°8 | Un’intro potente, incisiva, senza incertezze. Un salmo oscuro su una base ritmica massiccia e chitarre distorte. Il grido “Non mi fido di te!” esplode in faccia all’ascoltatore.
2. Un’Abitudine | Un inno fuzz-rock che rifiuta l’abbrutimento quotidiano. Ritmi incalzanti, batteria e basso martellanti, una tempesta sonora che scuote le fondamenta delle relazioni logorate dalla routine.
3. Andromeda | Un duello tra forze opposte in bilico tra passato e presente. Un viaggio sonoro per spezzare catene psicologiche e conquistare l’indipendenza, anche a costo di affrontare i propri demoni.
4. Era | Basso distorto e tensione crescente. Qui la rabbia non esplode, implode. Una lotta interiore senza rivincita, tra echi psichedelici e sonorità crude alla Amyl and The Sniffers.
5. The Height of Summer | Un’estate malinconica raccontata attraverso una ballata psichedelica idealmente sospesa tra Nick Cave e P.J. Harvey. Un canto lontano, nostalgico, che affida il suo messaggio al vento.
6. Marlboro | Un blues scuro, ipnotico, guidato da una voce sciamanica che indaga il senso della resa e dei propri limiti. Una riflessione intensa sull’interiorità, sul confine tra solitudine e salvezza.  
7. Linda | Un’esplosione catartica che frantuma la quarta parete. Tra richiami dub e urla Cobain-iane, il brano trasforma la diversità in orgoglio e celebra la liberazione dal giudizio.
8. Indagini | Un viaggio claustrofobico nel labirinto della mente. Sonorità post-core alla Unsane, ritmi martellanti e un senso di inquietudine che si fonde con il bisogno di redenzione.
9. Tatooine | Un blues viscerale che urla il proprio disagio a gran voce. Rifiutare l’apparenza e cercare una via di autenticità è la nostra missione.
10. Gocce | Un omaggio alle fragilità umane. Con coraggio e lucidità, affronta il tema della felicità chimicamente indotta e della pressione emotiva. 

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