Ogni Altro Suono 2024 #8
Anna Cinzia Villani, Francesco Toninelli e Loup Uberto.
23 novembre
ore: 21:30
Ticket: 5€ ( acquistabili al botteghino)
(bambini fino a 10 anni ingresso gratuito) Kora – Centro del Contemporaneo, Castrignano de’ Greci (LE)
Anna Cinzia Villani ha un percorso di ricerca mosso da profondo interesse per la memoria sonora e corporea del territorio salentino, ha condizionato tutte le sue scelte artistiche, volte a salvaguardare e divulgare le caratteristiche e le
sfumature che in questa epoca di appiattimento e omologazione culturale andrebbero certamente perdute. Dopo numerose collaborazioni discografiche esordisce nel 2008 con Ninnamorella (AnimaMundi/Afq), il suo primo lavoro da solista apprezzato dalla critica per la profondità dell’approccio. “Lei ha una voce atavica, di impressionante potenza, di sconvolgente maturità, […] un tesoro svelato” scriveva Guido Festinese su Alias (inserto musicale del manifesto) del 30 maggio 2009. Il disco ha avuto ampio successo in Italia e all’estero ed è stato programmato da diverse radio nazionali (Radio Rai 3, Radio Popolare, Radio Onda d’Urto, etc.) e straniere (BBC Radio 3|Inghilterra, Radio Vancouver|Canada, etc). Del marzo 2012 e invece l’album Fimmana, mare e focu! (AnimaMundi), selezionato dalla commissione di Puglia Sounds, in riferimento al bando regionale “Recording”, per essere supportato nell’attività di promozione.
Negli ultimi anni la cantante ha consolidato varie altre collaborazioni artistiche, ad esempio con il gruppo Nidi d’arac, con il quale si è esibita in concerto più volte, e ha inciso il singolo “La meju gioventù” presente nell’album “It/aliens”. Nel 2015 ha creato lo spettacolo solista “Canti di donne terra e Sale” interamente dedicato alla figura femminile, nel quale l’artista si esprime cantando e giocando suonando diversi strumenti Dal 2017 al 2023 l’assidua collaborazione con l’Osservatorio Sociale Liquilab, l’ha portata a condurre, oltre a laboratori relativi al canto e alla danza del territorio, molti altri progetti speciali di carattere musicale e teatrale, che hanno coinvolto adulti e bambini, e in cui l’antropologia diventava un tutt’uno con l’espressione artistica coreutica e musicale.
Loup Uberto è un musicista discreto, ma lucido e curioso, che si muove sulla frontiera tra il folklore non museificato e un’esperienza sonora permanente, che coinvolge la creazione di nuovi strumenti, ingegnosi esperimenti radiofonici, melodie reinventate, seguendo certamente il percorso aperto da Henry Flynt nella ricerca di un’avanguardia popolare.
Ascoltando il suo nuovo album Racconto Artigiano, si ha la sensazione che il musicista francese Loup Uberto sia disposto a prendere qualsiasi suono nella sua testa e renderlo reale. Nel corso di 12 tracce rapide, utilizza tutto, dal clarinetto e le percussioni a transistor radio e telefoni cellulari, per esprimere le sue idee. Spesso Uberto prende un concetto semplice e lo esplora con una meticolosa attenzione microscopica. Ma c’è anche una spontaneità nella sua musica, evidente soprattutto nei brani a cappella, che sembrano cantati per strada. Tutta questa varietà rende la personalità musicale di Uberto una sorta di bersaglio mobile, ma che vale la pena inseguire.
Loup Uberto è membro della band Bégayer, ma si avventura da solo con Racconto Artigiano, che prende spunto in parte dalle sue origini italiane – l’apertura ‘Canto A Vatoccu’ è un canto tradizionale della regione Umbria, interpretato nello stile graffiante di Uberto.
Francesco Toninelli è un compositore, performer e tecnico del suono fiorentino. Dopo gli studi classici di strumenti a percussione consegue un bachelor in Music Performance al RMC di Copenaghen. La sua ricerca musicale si articola attualmente tra cinema per le orecchie, teatro musicale e rievocazione genealogica di suoni passati, anche attraverso l’uso di oggetti obsoleti come il nastro magnetico o strumenti con accordature antiche. Alcune parole chiave possono essere narrazione – eroismo – patetico – barocco –ruralità, tutte in chiave di una pratica che guarda al passato più che al futuro. Come percussionista è legato alle esperienze del riduzionismo e del gruppo Wandelweiser. Ha collaborato con Michal Biel, Valeria Miracapillo, Renato Grieco, Vincent Yuen Ruiz, Marco Baldini, Maria Valentina Chirico, Leonardo Rubboli, Pietro Michi. Ha suonato tra gli altri per Sanatorium Dzwienku, Copenhagen Jazz festival, CPH Indipendent Labels Music Fest, Koncertkirken, Hinterraum, Musicus Concentus, Disconnect, Elementi, Living Room, NUB project space, Murate Art District, GADA, Versiliadanza. Ha pubblicato su Falt, Howard records, 901 editions (con Ensemble Ektos) e sta per pubblicare il suo primo full-lenght da solista su Kohlhaas. Dal 2023 organizza a Firenze una serie di concerti dal nome Affektenlehre.
Francesco Toninelli ha svolto una residenza di ricerca all’interno di Masseria Tagliatelle dall’1 all’ 8 ottobre.