Don Antonio Coluccia a Gagliano del Capo

Don Antonio Coluccia a Gagliano del Capo in piazza San Rocco, ospite della rassegna “Il Salotto del Capo” dialoga con l’autore Marco Antonio Romano

Gagliano del Capo (LE) 23/08/2024

31° 𝐀𝐏𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐕𝐈𝐕𝐄𝐑𝐄 𝐄𝐒𝐓𝐀𝐓𝐄

“𝑴𝒊 𝒂𝒗𝒆𝒕𝒆 𝒔𝒄𝒓𝒊𝒕𝒕𝒐 𝒔𝒖𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒃𝒖𝒐𝒏𝒐 𝒅𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒈𝒊𝒂𝒓𝒆? 𝑷𝒖𝒓𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒗𝒐𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒊 𝒎𝒖𝒐𝒗𝒆𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒍𝒍’𝒐𝒎𝒃𝒓𝒂, 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒖𝒏 𝒑𝒓𝒆𝒕𝒆 𝒊𝒏𝒅𝒊𝒈𝒆𝒔𝒕𝒐. 𝑼𝒏 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒂 𝒔𝒂𝒄𝒓𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒔𝒔𝒊𝒎𝒂 𝒖𝒎𝒊𝒍𝒕𝒂̀, 𝒎𝒂 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒇𝒐𝒓𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒂 𝒅𝒊 𝑫𝒊𝒐”

È questa la risposta di don Antonio Coluccia dopo essere stato minacciato e appena prima di trovare la sua auto crivellata da una raffica di proiettili a Specchia (LE).

L’obiettivo è punirlo per la missione che anima la sua quotidianità: proteggere i deboli da chi li sfrutta e opprime, salvare i giovani dal richiamo della criminalità organizzata, schierarsi contro le ingiustizie sociali, opporsi a chi vuole distruggere e non creare, lottare contro chi traffica con i rifiuti tossici e sparge senza vergogna violenza e abusi. Il suo è un credo sintetizzato in tre verbi: osare, rischiare, compromettersi. Tanto nella sua Puglia, dove è pesante la mano della Sacra Corona Unita, quanto a Roma, dove ha fondato l’Opera don Giustino e combatte il degrado e lo spaccio nel difficile quartiere di San Basilio.

(Dalla copertina del libro di Riccardo Bocca, dal titolo “IL PRETE INDIGESTO“).

Ne parleremo questa sera,𝟐𝟑 𝐀𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨, 𝐚 𝐆𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐩𝐨, 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞 “𝐈𝐋 𝐒𝐀𝐋𝐎𝐓𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐂𝐀𝐏𝐎”, alla presenza proprio di Don Antonio Coluccia.

L’ospite si racconterà al pubblico in un dialogo, come sempre senza filtri, con Marco Antonio Romano, attore e regista che da più di 10 anni collabora con don Antonio in occasione di rappresentazioni teatrali e celebrazioni legate ai temi della legalità e dei diritti.

“… 𝑈𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑎𝑔𝑜𝑛𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑛𝑒𝑎: 𝑢𝑛 𝑢𝑜𝑚𝑜 𝑎 𝑐𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑠𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎𝑟𝑒 “𝑒𝑟𝑜𝑒”, 𝑢𝑛 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑚𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑚𝑎𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖. 𝑈𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑐𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑎 𝑐ℎ𝑖 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑡𝑎̀ 𝑜 ℎ𝑎 𝑠𝑚𝑎𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒”