“THE BOMB EXPLODED HERE”:
IL RITORNO DISCOGRAFICO DEI
VERONIKA VOSS
Dal 12 agosto per NOS Records/Believe.
La NOS Records è orgogliosa di annunciare un’uscita che rappresenta un vero e proprio evento discografico: per la prima volta su Spotify e su tutte le piattaforme digitali (oltre che su vinile in edizione limitata) viene pubblicato un EP di una band storica dell’underground pugliese, notissima negli anni Novanta: i Veronika Voss.
I VV nascono a Taranto nel 1993, con un progetto musicale partorito d’istinto e di getto da quattro ventenni dopo aver assistito all’omonimo film di Fassbinder, mettendo insieme i suoni, i rumori, il ferro, il cemento, i fumi che sentono attorno a sé in forma canzone.
Dopo numerosi concerti, nati dal nulla in una realtà complessa ma innamorata della musica dal vivo, di linguaggi inediti e delle realtà autogestite (come era la Puglia dei primi anni ’90), la band pubblica un primo demotape di nome “File 001” sul finire del 1993. Il demo raccoglie consensi di pubblico e critica e anticipa un secondo demotape dal titolo “Antipop”, pubblicato nel 1994 dopo un cambio di bassista, che estende ulteriormente il seguito del gruppo. Arriva allora la collaborazione con il periodico musicale “Urlo”, che porta alla pubblicazione di uno split-single con i Mirabilia.
Nel 1995 Ovada Records e Delirium Tremens pubblicano in vinile il primo 7” della band, il doppio A-side “Frantic”/”So What”, che viene recensito positivamente da tutte le più importanti testate italiane e soprattutto cementa un rapporto già molto forte con la “gioventù sonica” della zona, oltre a tradursi in concerti seguitissimi, affollati, rumorosi e molto movimentati.
Da lì a breve i Veronika Voss collaborano brevemente con Indigena Management, il management gestito dai catanesi Uzeda, prima di sciogliersi nel 1996.
Le ultime registrazioni della band sono raccolte in un EP autoprodotto, “The Aladar Sessions”, che dal 12 agosto viene pubblicato, re-mastered e in veste nuova, per la prima volta su tutte le piattaforme musicali col titolo “The Bomb exploded Here”.
Così i Veronika Voss raccontano il loro percorso artistico:
Veronika Voss esplose nella mente di due ragazzini di Taranto in una sera fredda (‘più fredda della morte”, come l’amore) del 1992. Incapaci di suonare e di cantare, le prime canzoni non volevano essere altro che un pretesto per bruciare tutto quello che ci fosse stato prima e farlo quanto più pubblicamente possibile. I due non potevano immaginare che, in brevissimo tempo, questo embrione situazionista pensato come un omaggio a un film del loro regista preferito avrebbe preso vita propria e camminato sulle proprie gambe, che da quattro presto diventarono otto, assumendo forme insospettate grazie a cuori, cervelli, mani, muscoli e nervi ben oltre quelli dei componenti del gruppo stesso.
Così cominciò un rapporto magico tra li gruppo e la città, entrambi entità coi piedi sul cemento, le narici in altoforno, gli occhi e le orecchie sul mondo.
Taranto ha dato quasi tutto ai Veronika Voss suo malgrado: cosa hanno dato i Veronika Voss a Taranto? La città non li ha mai riconosciuti istituzionalmente, ma quei tantissimi, infiniti ragazzi che venivano ai concerti, compravano i dischi e le cassette, pogavano e cantavano So What, Shell e Antipop a squarciagola e che oggi sostengono di aver avuto la vita cambiata da questi quattro giovani terroristi che facevano esplodere amplificatori e distruggevano batterie, citavano Fassbinder e Alda Merini, ma sembravano una innocua e colorata pop band – combinazione inedita a Taranto e in Italia allora – erano e sono il vero, profondo legame tra questa musica e questo territorio così stuprato e abbandonato quanto amato e ogni volta ritrovato.“The Bomb Exploded Here” è l’ultima registrazione in studio della band, datata 1995 e inedita su supporto, conosciuta dai più intimi come “The Aladar Sessions”, quì rimasterizzata e per la prima volta su vinile.
Una fotografia dei Veronika Voss alla massima potenza, un attimo prima di sospendere le operazioni per lanciarsi nell’età adulta, valutare possibilità alternative, intraprendere percorsi personali che oggi, qualche decennio dopo, riportano i quattro nel punto esatto in cui si erano detti addio, a guardarsi con un sorriso canagliesco e complottare il futuro insieme.
“The Bomb Exploded Here” è il ritorno di quella band, così importante e seminale in quegli anni e in quel territorio: migliaia di ragazzi, dal 1993 al 1996, hanno seguito con affetto e venerazione i Veronika Voss; ora quei suoni, così taglienti e attuali, entrano a distanza di anni nella discografia ufficiale, in un tempo in cui la musica passa alla diffusione digitale, ma mantenendo intatta la freschezza, l’urgenza e la potenza sonora di un tempo così vicino e così lontano.
L’EP, disponibile dal 12 agosto per NOS Records e distribuito da Believe Music, è accompagnato dall’inedito videoclip ufficiale di “Spermspit”, singolo che lancia il disco, realizzato dal videomaker Roberto Remondi.
Line Up:
– Gemma Lanzo – Voce
– Vanni Sardiello – Batteria
– Claudio Vozza – Basso
– Gypsy Lonoce – Chitarra
Discografia:
– “File 001” – EP (1993, cassetta, autoprodotto)
– “Antipop” – Album (1994, cassetta, autoprodotto)
– “Assholes Nation” – Singolo (1994, 7” con Mirabilia, Urlo)
– “Frantic”/”So What” – Singolo (1995, 7”, Ovada Records)
– “The Aladar Sessions” – Album (1996, CD/Digital, autoprodotto)
“The Bomb Exploded Here” is remastered by Roberto Remondi @NIGHTVISIONSITALY 2024
Una produzione NOS Records 2024
Distribuzione digitale: Believe Music
Catalogo: NOSR033
UPC: 3617661452924
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