Dumba Dischi presenta “Still Becoming”, EP d’esordio di Maju, artista di origini bolognesi, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 24 ottobre. “Still Becoming” raccoglie sette tracce scritte nel post-estate del ’22 (ad eccezione di “Running Wind”) e prodotte con Giacomo Carlone nel corso di un processo creativo durato due anni e che ha dato vita a un’opera in cui il neofolk si fonde con sonorità “dream” e influenze jazz. Al centro dell’EP ci sono il desiderio di non conformità, il confronto con il passato e il percorso di crescita personale; è un invito a non fermarsi mai, ma evolvere e a reinventarsi, sempre.
ASCOLTA L’EP: https://bfan.link/dumbadischi-stillbecoming
Ogni traccia di “Still Becoming” nasce in movimento: la melodia di “Was It?” su un treno veneto, il testo di “Old Me” su un bus a Berlino, “Eternal Sunshine” canticchiata camminando nel vento, “Lazy Sea” scritta poche ore dopo essere entrata in una casa non mia dopo un viaggio e “Time”, nata in casa ma completata durante un van trip in Salento. Infine, “Running Wind”, che già il titolo è movimento, segna l’inizio di tutto. Ogni brano riflette l’essenza di “Still Becoming”: la trasformazione incessante e mai definitiva che accompagna ciascuno di noi, un cammino che non conosce sosta e a cui tutti partecipiamo in modi diversi.
“Auguro a me stessa e a tutti Noi di non smettere mai di diventare qualcosa di nuovo e di essere sempre nello ‘Still Becoming ’. Questo significa che siamo vivi”. – Maju.
CREDITS
Testi, musica e voci: Maju
Tutte le tracce sono state registrate e prodotte da Maju e Giacomo Carlone presso il Supermoon Studio (Milano)
Mix: Giacomo Carlone
Mastering: Giovanni Versari
– Eternal Sunshine: piano: Furio Bigi
– Lazy Sea: arrangiamento Maju/Giacomo Carlone, chitarra Maju, basso acustico, chitarra e coro di fiati (sax, flauto dolce e flauto irlandese), batteria Giacomo Carlone
– Running Wind: prod e arrangiamento con anche Luca Barbaglia (alle chitarre)
– Was It?: prod e arrangiamento con anche Luca Barbaglia (alle chitarre), batteria Giacomo Carlone, master Giovanni Versari/Giacomo Carlone
– Old Me: chitarra Maju, chitarra solo Furio Bigi, batteria Giacomo Carlone, master giovanni Versari/giacomo carlone
– Time: chitarra Maju, basso acustico Furio Bigi, Lap steel e sitar Luca Barbaglia, batteria Giacomo Carlone
– Shades of Time: chitarra Maju, basso acustico Furio Bigi, Lap steel e sitar Luca Barbaglia, batteria Giacomo Carlone
Copertina: Joana Betzner
Foto: Lilia Carlone
TRACKLIST:
1. Eternal Sunshine
2. Lazy Sea
3. Running Wind
4. Was It?
5. Old Me
6. Time
7. Shades of Time
DESCRIZIONE TRACK BY TRACK
ETERNAL SUNSHINE: è una melodia canticchiata alla fine di una meravigliosa estate d’Amori. Il caos e le ombre spazzate via dalla magia dell’incontro: restava solo un infinito senso di gratitudine, rinascita e fiducia.
LAZY SEA: Il brano nasce durante una fase nomade, in cui cercavo un posto sicuro senza rinunciare alla libertà. Sentivo la pressione sociale che mi voleva stabile e distante dai miei sogni. Mi sono accorta di un’immobilità condivisa: un mare fermo e pigro. Il brano si chiude con la domanda: “So, what can unfreeze us?”.
RUNNING WIND: un divano, un cuore rotto e una fiamma che cerca di resistere al vento: con questo sentire nasce nel 2019 Running Wind, la prima canzone di Maju. Una lotta tra il calore del desiderio e il vuoto dell’assenza, tra la tentazione di dimenticare e quella di restare fermi a sentire. Non è un inno e non è una resa, non c’è rabbia ma solo dolcezza, tristezza e un cuore pesante che ha bruciato abbastanza da intonare, infine, un canto d’amore.
WAS IT?: La melodia di Was It? è nata per caso su un treno affollato e canticchiata nelle note vocali del telefono. Anni dopo l’ho ripresa e sviluppata con un giro di chitarra che mi ossessionava. Il brano esprime l’insoddisfazione e il senso di smarrimento in una relazione dove non ci si sente mai abbastanza perdendosi in un mondo non proprio.
OLD ME: è nata su un treno di ritorno da Berlino, città dove ho vissuto. Il pezzo parla del rapporto con il passato e delle vecchie versioni di noi stessi: a volte vorremmo lasciarle andare, altre ci mancano. È un dialogo con la memoria; ciò che siamo stati rimane dentro di noi e possiamo sempre andarlo a trovare nei ricordi, quando ne abbiamo bisogno.
TIME: il tempo scorre senza sosta e sfugge al nostro controllo, confondendo passato e futuro. Solo nella calma si può cogliere la natura del tempo: una sequenza di istanti inarrestabili. Time è nata in Puglia: il 10 agosto, tra chiacchiere poco interessanti con amici, prendo la chitarra, abbozzo la melodia e registro rapidamente l’idea. Il ritornello arriva dieci giorni dopo, su “Mr Van Lady” il mio van, dopo un festival tra le campagne di Mesagne (BR).
CHI È MAJU?
“Qui Maju! Sono uno scoiattolo eclettico, piccolo e iperattivo. Bolognese, ma per fortuna senza cadenza. Viaggio molto e ho vissuto in molti luoghi: mi sento piuttosto selvatica. Nata e cresciuta nella musica fin dal grembo materno, ancora prima di imparare a parlare, a un anno, cantavo le note delle scale quando mio fratello suonava il pianoforte.
Da sempre canto e canticchio il mondo attorno a me: imito e riproduco qualsiasi suono, da sempre: sempre. Sono spesso insopportabile per questo. Scrivo canzoni, o forse sono loro che scrivono me”.
Maju nasce a Bologna in una famiglia musicale (madre cantautrice). Cresce tra strumenti e cori ma scopre la voce solo a 19 anni a Berlino, sperimentando la voce in progetti elettronici. Dopo un conservatorio iniziato e mai finito, busking, teatro, danza e corsi di orecchiette in Puglia, nel 2022 Maju scrive quelle che saranno sei delle canzoni dell’EP, e una nuova-vecchia voce la porta a trovare Giacomo Carlone, produttore, compositore e batterista (collaborazioni con Angelica, Laila Al Habash, Riccardo Sinigallia e tante altre) nello studio Supermoon di Milano. Da allora raccoglie, scrive, arrangia e pre-produce. Le piace andare in giro senza meta dentro di sé, e ogni volta che si perde trova una nuova canzone. La sua musica è intima, universale e molto internazionale. Nella produzione dell’EP d’esordio la ricerca delle radici e la voglia di evadere si traducono nella scelta di due componenti principali: ritmica (radici) e melodica (movimento), il tutto immerso in sovrapposte melodie e voci armonizzate. Il 24 ottobre 2025 esce per Dumba Dischi “Still Becoming”, l’EP d’esordio.


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