IL COLLETTIVO ALESSANDRO FIORE ESORDISCE CON “BAR APOLLO” 

Dopo l’uscita del singolo “sei l’america quando chiudo gli occhi” osannato dalla critica specializzata, DischiUappissimi presenta “BAR APOLLO”, EP d’esordio degli alessandro fiore, collettivo pugliese di musica italiana, in uscita il 20 giugno su tutte le piattaforme digitali. “alessandro fiore” è anche il nome del protagonista di “BAR APOLLO” è la storia del suo primo viaggio, un viaggio mentale che è fuga dalla realtà e faticoso ritorno ad essa, dissociazione e attaccamento.

ASCOLTA l’EP: https://found.ee/alessandrofiore_barapollo

alessandro fiore parte da Terra per raggiungere il pianeta Città, fatto di luci nebbiose e false promesse, si immerge nell’euforia di questo nuovo mondo ma annaspa nel panico dell’alienazione. Il momento di crisi lo porta a rifiutare la frenesia di Città e rifugiarsi in un pianeta di provincia di nome Bar Apollo, in cui il tempo è un eterno momento di pausa: il suono costante delle tazze da caffè e l’aria dolce e calda assopiscono chi ci abita. La possibilità di risvegliarsi sembra lontana quando una musica intermittente, dei rumori e delle voci familiari irrompono per richiamarlo verso Terra. Anche Bar Apollo è un’illusione. alessandro fiore decide di ritornare a casa, e scopre che le sue radici non affondano in nessun luogo ma solo in sé stesso.

“BAR APOLLO” è nato in un giorno d’inverno alla Selva di Fasano, dove tra poderi e ville di campagna sorge l’omonimo bar in cui il collettivo ha deciso di condividere questo nuovo progetto musicale. Le canzoni sono state collegate come si uniscono i puntini ed il disegno è venuto fuori chiaro. Lontani sia dalla caotica città che dalla provincia sognante nasceva l’idea di cercare di unire tutte le sonorità apprezzate durante il proprio percorso musicale e non, dai Kings Of Convenience al cantautorato italiano di Battisti e Dalla, dalla psichedelia dei Tame Impala alle melodie sognanti di Men I Trust e Slow Pulp.

“Se un viaggio mentale avesse una destinazione fisica sarebbe la Città e se questa destinazione si rivelasse deludente, la stazione successiva sarebbe un piccolo satellite, un pianeta di provincia di nome Bar Apollo, ma se anche questo non fosse il posto giusto, allora si tornerebbe a casa”. – alessandro fiore.

CREDITS
Testi di Alessandro De Blasio e Manuela Palmisano
Musica di Alessandro De Blasio, Giancarlo Latartara, Manuela Palmisano e Francesco Petitti
Prodotto da alessandro fiore
Percussioni in “Goodthings” e “Bee Gees” di Valentino Fanizza
Chitarra elettrica in “Crash Test!” di Fabrizio Semerano
Mix di Graziano Cammisa
Master di Roberto Matarrese
Label e Management: Dischi Uappissimi
Foto di Nicole Depergola
Distribuito da Artist First
Label: Dischi Uappissimi

TRACKLIST
1. sei l’america quando chiudo gli occhi
2. Buonanotte 東京
3. Goodthings
4. Crash Test!
5. bar apollo
6. Bee Gees
7. VHS

DESCRIZIONE TRACK BY TRACK
sei l’america quando chiudo gli occhi è divisa in due parti, nella prima racconta la sensazione che si prova a sognare degli spazi nuovi, più grandi e all’altezza delle proprie aspirazioni. Nella seconda invece il sogno diventa prigione dorata, qualcosa da cui scappare per non perdere sé stessi.
Buonanotte 東京 è una città che si espande sotto gli occhi, piena di rumori e di luci al neon, corre veloce in un flusso in pieno movimento che coinvolge tutti, nessuno escluso.
Goodthings è una festa senza fine, una musica continua che accompagna una malinconia in crescendo. Le conversazioni si ripetono come film visti centinaia di volte, trasformandosi in un loop ipnotico. Alla fine, in questo vortice che diventa distorto, resta la solitudine.
Crash Test! è l’attacco di panico, il segnale che il corpo non regge più una realtà che sembra estranea, fatta di pensieri che si accumulano. L’unica via d’uscita è smettere di fuggire e accettare le difficoltà del presente. E anche se resta la paura che possa tornare, vivere è parte della guarigione
bar apollo è il luogo in cui il tempo sembra fermarsi, un bar accogliente, uno di quei posti in cui pensi di poter restare, in cui è sempre primavera. Ma è solo un’illusione. 
Bee Gees è la dedica a una provincia ideale, un posto sempre caldo, vicino al mare, in cui la vita è semplice e senza troppi scossoni. Ma è anche un posto che non cresce, anzi subisce il tempo, in continua attesa di qualcosa che non arriverà mai.
VHS è il viaggio di ritorno, quando il corpo si rilassa e i pensieri si diradano piano piano come nuvole che lasciano spazio al cielo sereno, le prime luci di casa si vedono in lontananza e ciò che è reale non è più così complesso come sembra.

CHI SONO “ALESSANDRO FIORE”?
alessandro fiore è un collettivo di musica italiana che nasce in uno storico cafè sperduto tra le colline della Selva di Fasano. In quel bar dove è cominciato tutto, si è deciso di voler raccontare qualcosa che fosse un modo per evadere dalle ambizioni della frenesia quotidiana.
alessandro fiore è un progetto che reclama lentezza, il semplice piacere di fare musica e condivisione.
Il nome proprio dà l’impressione di un progetto solista ma in realtà vuole trasmettere l’idea che, insieme, si può diventare qualcuno. Qualcuno che racconta gli angoli nascosti della provincia e delle grandi città piene di malinconia, con la musica pop polverosa.


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