MAJU torna con “Running Wind”

Dumba Dischi presenta “Running Wind”, terzo singolo di Maju, artista di origini bolognesi che vive tra Torino e la Puglia, fuori su tutte le piattaforme digitali e in radio il 12 settembre e che anticipa l’EP d’esordio in uscita in autunno. È la prima canzone scritta da Maju che nasce nel 2019 tra un divano, un cuore rotto e una fiamma che cerca di resistere al vento. Un brano dalla coinvolgente intimità e intensità segnato da una struttura neofolk iperbolica sulla quale fluttua la voce vellutata di Maju.

ASCOLTA IL BRANO: https://bfan.link/dumbadischi-runningwind

“Una lotta tra il calore del desiderio e il vuoto dell’assenza, tra la tentazione di dimenticare e quella di restare fermi a sentire. Non è un inno e non è una resa, non c’è rabbia ma solo dolcezza, tristezza e un cuore pesante che ha bruciato abbastanza da intonare, infine, un canto d’amore”. – Maju.

CREDITS
Testo e musica: Maju
Tutte le voci: Maju
Arrangiamento di chitarre: Luca Barbaglia
Percussione: Giacomo Carlone
Produzione e arrangiamento: Giacomo Carlone, Luca Barbaglia e Maju
Mix: Giacomo Carlone
Mastering: Giovanni Versari
Registrata al Supermoon Studio (Milano)
Copertina e foto: Lilia Carlone

CHI È MAJU?

“Qui Maju! Sono uno scoiattolo eclettico, piccolo e iperattivo. Bolognese, ma per fortuna senza cadenza. Viaggio molto e ho vissuto in molti luoghi: mi sento piuttosto selvatica. Nata e cresciuta nella musica fin dal grembo materno, ancora prima di imparare a parlare, a un anno, mi mettevano a giocare sul tappeto in salotto e io piuttosto correggevo le note sbagliate delle scale di mio fratello al pianoforte. Da sempre canto il mondo attorno a me: imito e riproduco qualsiasi suono, da sempre: sempre. Sono spesso insopportabile per questo. Scrivo canzoni, o forse sono loro che scrivono me”.

Maju nasce a Bologna in una famiglia musicale (madre cantautrice). Cresce tra strumenti e cori ma scopre la voce solo a 19 anni a Berlino, sperimentando la voce in progetti elettronici. Dopo un conservatorio iniziato e mai finito, busking, teatro, danza e corsi di orecchiette in Puglia, nel 2022 Maju scrive quelle che saranno sei delle canzoni dell’EP, e una nuova-vecchia voce la porta a trovare Giacomo Carlone, produttore, compositore e batterista (collaborazioni con Angelica, Laila Al Habash, Riccardo Sinigallia e tante altre) nello studio Supermoon di Milano. Da allora raccoglie, scrive, arrangia e pre-produce. Le piace andare in giro senza meta dentro di sé, e ogni volta che si perde trova una nuova canzone. La sua musica è intima, universale e molto internazionale. Nella produzione dell’EP d’esordio, che vedrà luce in autunno, la ricerca delle radici e la voglia di evadere si traducono nella scelta di due componenti principali: ritmica (radici) e melodica (movimento), il tutto immerso in sovrapposte melodie e voci armonizzate.